Sp. Erodium corsicum
Gen. Erodium
Fam. Geraniaceae
Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
Fusto mollem. tomentoso (!). F. legnoso ramificato; rami fioriferi ascendenti, erbacei. Fg. con picciuolo di 1-3 cm e lamina ovata (1 X 1.5 cm) crenata o lobata sul margine. Fi. per lo più isolati; sepali patenti all'antesi, 4 mm; petali rosei con venature violette, spatolati (5 X 8 mm); achenio 3.5 mm; becco 10-16 mm.
Endem.
Sard. Sett., Cors. Merid., Cors. Occid. ed is. minori circostanti: R.
Nota - Splendido ornamento delle rupi marittime sui due lati delle Bocche di Bonifacio, E. corsicum Léman cresce sia su silice che su calc., sfugge tuttavia le stazioni più esposte agli spruzzi e sulle falaises risale fino 100-200 m di altezza. Il monografo Knuth lo ritiene derivato da Sp. Erodium malacoides, ma l'habitus suffruticoso lo ricollega invece a E. arborescens (Desf.) Willd., E. glaucophyllum (L.) L'Hér. dell'Africa Sett. e Levante ed a E. incarnatum (L.) L'Hér. del Sudafrica, che stabilisce un collegamento verso gli affini generi Geranium e Pelargonium: si tratta dunque di un tipo arcaico, dal quale forse derivano le sp. Sp. Erodium maritimum-Sp. Erodium malacoides, e la cui comparsa nell'area attuale va ricercata verosimilmente ben addentro nel Terziario.
Bibl.: Valsecchi F., Boll. Soc. Sarda Sc. Nat. 17: 313-317 (1978).
Endem.
Sard. Sett., Cors. Merid., Cors. Occid. ed is. minori circostanti: R.
Nota - Splendido ornamento delle rupi marittime sui due lati delle Bocche di Bonifacio, E. corsicum Léman cresce sia su silice che su calc., sfugge tuttavia le stazioni più esposte agli spruzzi e sulle falaises risale fino 100-200 m di altezza. Il monografo Knuth lo ritiene derivato da Sp. Erodium malacoides, ma l'habitus suffruticoso lo ricollega invece a E. arborescens (Desf.) Willd., E. glaucophyllum (L.) L'Hér. dell'Africa Sett. e Levante ed a E. incarnatum (L.) L'Hér. del Sudafrica, che stabilisce un collegamento verso gli affini generi Geranium e Pelargonium: si tratta dunque di un tipo arcaico, dal quale forse derivano le sp. Sp. Erodium maritimum-Sp. Erodium malacoides, e la cui comparsa nell'area attuale va ricercata verosimilmente ben addentro nel Terziario.
Bibl.: Valsecchi F., Boll. Soc. Sarda Sc. Nat. 17: 313-317 (1978).