Sp. Lavandula angustifolia
Gen. Lavandula
Fam. Labiateae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta grigio-tomentosa, con profumo gradevole (!). F. eretti legnosi, con rami giovani erbacei, pubescenti. Fg. lineari, 1.5-2 X 15-25(-40) mm, generalm. revolute sul bordo. Spighe 3-8 cm, ± lungam. peduncolate, con verticillastri 6-12 fiori alla fine distanziati; brattee membranose, rombiche, ristrette in punta allungata (3-4 X 6-8 mm) con 5-7 nervi divergenti a ventaglio; bratteole nulle o ridotte; calice 4-5 mm; corolla purpureo-violacea 9-12 mm.
Usi - Da Sp. Lavandula angustifolia si ricava per distillazione l'olio di Lavanda, pregiatissimo in profumeria: questa pianta è dunque già dall'antichità coltiv. in tutto il terr., sia negli orti e giardini per uso casalingo, che in colture su vasta scala; essa è rustica in tutta l'area medit. e submedit., fino a oltre i confini della viticoltura, ed in molti luoghi si è spontaneizzata, così che ora è quasi impossibile riconoscere il suo areale originario.
Usi - Da Sp. Lavandula angustifolia si ricava per distillazione l'olio di Lavanda, pregiatissimo in profumeria: questa pianta è dunque già dall'antichità coltiv. in tutto il terr., sia negli orti e giardini per uso casalingo, che in colture su vasta scala; essa è rustica in tutta l'area medit. e submedit., fino a oltre i confini della viticoltura, ed in molti luoghi si è spontaneizzata, così che ora è quasi impossibile riconoscere il suo areale originario.