Sp. Cardamine raphanifolia
Gen. Cardamine
Gp. I
Fam. Crucifereae
Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
Simile a Sp. Cardamine amara, ma rz. senza stoloni; fg. lirate, con segm. apicale reniforme o subrotondo (diam. 10-35 mm) e 2-10 segm. laterali molto minori (2-6 X 4-9 mm); petali per lo più roseo-violetti 8-12 mm; antere giallastre; stilo 2-5 mm.
Orof. S-Europ.
App. dalla Tosc. (Vallombrosa) alla Sila e Reggio Cal: R.
Variab. - Questa specie è costituita da un complesso di vicarianti geografiche, distribuite dalla Pen. Iber. all'Anatolia; nell'area occid. (Spagna Sett., Pirenei, Francia Me-rid.) vive la razza glabra con stimma decisam. più largo dello stilo, corrispondente a C. latifolia Vahl = subsp. raphanifolia; nei Balcani la razza pubescente con stimma appena più largo dello stilo corrispondente a C. acris Griseb. Le popolazioni italiane sono di incerta attribuzione fra queste due. Esse sono glabre e con stimma più largo dello stilo, si distinguono però dalle popolazioni più occidentali per i petali bianchi, le fg. a segm. apicale obovato o subrotondo (non reniforme) e segm. laterali ben più lunghi che larghi e la siliqua di 35-40 mm e sono state distinte come C. amara var. grandifolia Bertol. (= C. uliginosa Ten. non Guss. nec Bieb.). In Cal. (Pollino e Sila) si presenta un secondo tipo con petali rosei, silique di 15-25 mm e fg. a segm. apicale subrotondo (diam.
10-17 mm), descritto come C. amara var. major Ten. (= C. latif. var. calabrica DC), più vicino alla subsp. raphanifolia; in Sic. esso sfuma in forme di Sp. Cardamine flexuosa. L'intero gruppo è stato riunito dal monografo O. E. Schulz come «proles» calabrica (DC), merita tuttavia un riesame con moderna metodica.
Orof. S-Europ.
App. dalla Tosc. (Vallombrosa) alla Sila e Reggio Cal: R.
Variab. - Questa specie è costituita da un complesso di vicarianti geografiche, distribuite dalla Pen. Iber. all'Anatolia; nell'area occid. (Spagna Sett., Pirenei, Francia Me-rid.) vive la razza glabra con stimma decisam. più largo dello stilo, corrispondente a C. latifolia Vahl = subsp. raphanifolia; nei Balcani la razza pubescente con stimma appena più largo dello stilo corrispondente a C. acris Griseb. Le popolazioni italiane sono di incerta attribuzione fra queste due. Esse sono glabre e con stimma più largo dello stilo, si distinguono però dalle popolazioni più occidentali per i petali bianchi, le fg. a segm. apicale obovato o subrotondo (non reniforme) e segm. laterali ben più lunghi che larghi e la siliqua di 35-40 mm e sono state distinte come C. amara var. grandifolia Bertol. (= C. uliginosa Ten. non Guss. nec Bieb.). In Cal. (Pollino e Sila) si presenta un secondo tipo con petali rosei, silique di 15-25 mm e fg. a segm. apicale subrotondo (diam.
10-17 mm), descritto come C. amara var. major Ten. (= C. latif. var. calabrica DC), più vicino alla subsp. raphanifolia; in Sic. esso sfuma in forme di Sp. Cardamine flexuosa. L'intero gruppo è stato riunito dal monografo O. E. Schulz come «proles» calabrica (DC), merita tuttavia un riesame con moderna metodica.