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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Cardamine chelidonia

Gen. Cardamine

Gp. I

Fam. Crucifereae

Div. coripetale superovarie a fg. alternate
Cla. Dicotiledoni
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F. eretti, striati, glabri, un po' zigzaganti, ingrossati ai nodi. Fg. assai delicate, con picciuolo di 3-4 cm, due divisioni inf. opposte, ciascuna divisa in 3 segm., 2 divisioni sup. opposte, indivise e divisione apicale; segm. ellittici o ovati (7-14 X 10-20 mm), crenati o lobati, nelle fg. sup. allungati (fino a 12x24 mm); fg. basali minori con 2 segm. basali supplementari. Racemo paucifloro; petali rosei o violetti (5-8 mm), caduchi; siliqua eretto-patente (27-47 mm); peduncolo 6-8 mm; valve a maturità elastiche e contratte-arrotolate in modo da espellere i semi.

Subendem. (anche in Croazia).
Lig., Ben. (verso il N fino a Campigna, Cast, dei Pepoli, Abetone, Cisa, Lagastrello, A. Apuane e Spotorno), Sic. (pr. Messina) e Cors.: R. e generalm. sui rilievi.

Nota - Uno dei più tipici elementi della faggeta appenninica, diffuso soprattutto sulle montagne dell'Italia Centrale e Meridionale. L'elemento autoctono infatti nelle nostre faggete è relativamente poco rappresentato (in paragone alle faggete della Balcania o della Pen. Iberica) quindi Sp. Cardamine chelidonia risulta particolarmente interessante, trattandosi di uno dei pochi endemismi che hanno il baricentro in questa vegetazione.
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