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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Gp. Aconitum napellus

Gen. Aconitum

Fam. Ranunculaceae

Div. acquatiche

Cla. Dicotiledoni
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Rz. tuberoso; f. eretto, semplice o poco ramoso. Fg. 2-3-palmatosette, con lamina diam. 1 dm raram. più. Spiga terminale densa, generalm. ramosa alla base; fi. (2-3 cm) violetto-cupi, su peduncoli più lunghi dell'elmo; brattee < peduncolo; elmo per lo più 6-10 X 15-20 mm, raram. tanto alto quanto lungo; petali lat. 9-15 X 10-20 mm; nettari con filam. di 9-10 mm; follicoli per lo più 3 (5 X 15-20 mm), con semi neri, lucidi, tetraedrici (4 mm).

Suoli nitrificati attorno alle malghe, nei luoghi di raccolta del bestiame, concimaie, prati subalpini (sinantropica); spontanea probabilm. solo nelle forre ed arbusteti ad Alnus viridis.

Gruppo variabiliss., che già il Rchb. (1819, 1821, 1827) aveva smembrato in innumerevoli specie. Una sistemazione estremam. analitica venne data dal Gayer in un lavoro poco noto (Mag. Bot. Lapok 8 [1909]), ripresa nelle linee generali dalle note Flore Medio-Europee di Hegi e di Asch. et Gr. Per l'Italia si hanno solo dati riguardanti la Lomb. (Giacomini, A tti Ist. Bot. Lab. Critt. Univ. Pavia ser. 5, vol. 9: 151-157, 1950). Nel complesso si tratta di una serie di forme debolm. differenziate fra loro, che possono venire riunite in gruppi ampiam. distribuiti in Europa, oppure strettam. localizzati; i limiti fra le specie e spesso anche fra le singole forme elementari sono in generale sfumati e rilevabili solo con uno studio approfondito. Caratteri generali del gruppo sono la frequenza di forme intermedie, verosimilm. ibridogene, e la tendenza alla comparsa di forme a stretta localizzazione geografica. Le forme delle fg. e soprattutto le forme dell'elmo in visione laterale sono caratteri variabilissimi, che non permettono l'identificazione sicura delle specie e sottospecie; indagati in maniera analitica e su ampio materiale essi permettono di spingere la classificazione fino al singolo individuo, il che è certo innaturale, però spiega il gran numero delle forme finora descritte. La nostra trattazione segue strettam. quella di Seitz in Feddes Rep. 80: 1-76 (1969), alla quale si rimanda per maggiori dettagli.

Esaminare più di un individuo! A volte alla fine della stagione vegetativa tendenza alla glabrescenza.
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