Sp. Crepis terglouensis
Gen. Crepis
Gp. V
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Rz. obliquo, breve, come mordicchiato, scuro; f. semplice. Fg. ravvicinate in pseudo-rosetta, generalm. più lunghe del f., a contorno li-neare-spatolato (6-15 X 20-70 mm), grossam. lobato-incise con segm. ± retrorsi, glabre. Capolino unico; involucro emisferico diam. 7-12 mm; squame lineari-lanceolate, le esterne lunghe ½-⅔ delle interne, tutte con dense setole scure; fi. 15-18 mm; acheni ± cilindrici (3.5-5 mm) con 10-13 coste; pappo 8 mm.
Endem. alpica.
Alpi Or. dalle Giulie (non in terr. italiano!) alla V. di Sesto, Lavaredo, Ampezzano (Gusella, Nuvolau), Rocchette, Marmolada, Sella, Sassolungo, Rosengarten (Catinaccio), V. Aurina, Stelvio: RR.
Confus. - Con Sp. Leontodon montanus, che si distingue per lo scapo afillo, l'involucro (pure con setole scure!) cilindrico o ± clavato, e soprattutto per il pappo con setole piumose. Su queste differenze Hegi (VI, 2: 1143) richiama l'attenzione, tuttavia, come giustam. osserva Babcock, lo stesso Hegi alle fig. 820 e 821 rappresenta Sp. Leontodon montanus e non Sp. Crepis terglouensis come indicato!
Endem. alpica.
Alpi Or. dalle Giulie (non in terr. italiano!) alla V. di Sesto, Lavaredo, Ampezzano (Gusella, Nuvolau), Rocchette, Marmolada, Sella, Sassolungo, Rosengarten (Catinaccio), V. Aurina, Stelvio: RR.
Confus. - Con Sp. Leontodon montanus, che si distingue per lo scapo afillo, l'involucro (pure con setole scure!) cilindrico o ± clavato, e soprattutto per il pappo con setole piumose. Su queste differenze Hegi (VI, 2: 1143) richiama l'attenzione, tuttavia, come giustam. osserva Babcock, lo stesso Hegi alle fig. 820 e 821 rappresenta Sp. Leontodon montanus e non Sp. Crepis terglouensis come indicato!