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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Crepis kerneri

Gen. Crepis

Gp. V

Fam. Compositeae

Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
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Rz. scuro, orizzontale ovv. obliquo; scapo 1(3)cefalo, semplice o scarsam. ramoso. Fg. basali in pseudo-rosetta; lamina ridotta ad un nastro mediano (3-5 X 50-120 mm) e su ambo i lati 2-3 lacinie lineari, patenti o incurvate, raram. fg. basali intere (3-8 X 40-80 mm); fg. cauline ridotte, lineari. Capolino (diam, 2 cm) con involucro cilindrico (4 X 8-11 mm), irto di setole nerastre lunghe 1 mm e ± incurvate e con peli appressati biancastri; squame esterne lunghe ½-⅔ delie interne; fi. gialli (14-16 mm); stilo bru-nastro; acheni 4-5 mm a 10-15(20) coste.

Orof. Estalpino-Dinarica.
Alpi Or., dalle Giulie alle Grigne: R.

Osserv. - Fino a pochi anni orsono considerata identica a C.jacquini Tausch, che invece viene oggi limitata alle popolazioni del bordo settentrionale delle Alpi e Carpazi (cfr. Rechinger K. H., Verh. Zool. Bot. Ges. Wien 85, 1,935); secondo Merxmuller le due specie (o sottospecie) si sono differenziate per separazione geografica durante le glaciazioni. Sp. Crepis kerneri è citata da Allioni in V. Aosta, indicazione ripresa dagli Autori successivi, ma poco verosimile.

Kerner A. von Marilaun (1831-1898), professore di botanica ad Innsbruck, poi a Vienna, precursore dei metodi moderni nella sistematica e fitogeografia.
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