Sp. Taraxacum megalorrhizon
Gen. Taraxacum
Gp. V
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta generata, bassa con rd. robusta, ramificata in alto, al colletto ispida per peli lanosi brevi. Fg. grassette ovali profondam. divise e grossam. dentate a sega, raram. con margine quasi intero. Capolini molto numerosi, alla fior, appressati al suolo, ma più tardi eretti; peduncoli all'inizio lanoso-ispidi; capolini piccoli e paucifiori; squame involucrali esterne generata, appressate, ± largam. ovali con margine membranoso spesso arrossato e cornetti generata, delicati all'apice; ligule brevi di un giallo chiaro esternam. con linee rossastre o raram. brune; acheni di un bruno-grigiastro chiaro o bruno-rossastro, per lo più fortem. aculeati, con apice breve; becco lungo fino al doppio degli acheni.
Euri-Medit.
In tutto il terr.: Lig., Pen., Sic, Sard. e Cors.: C, più rara al N; manca nelle Alpi.
Nota - Si fratta di un gruppo polimorfo al quale possono essere riferite numerose agamospecie, individuabili soltanto mediante una difficile ed approfondita analisi d'erbario. Va ricordato in particolare T. minimum (Briganti) Terr., diffuso nella Pen. ed in Sic.
Euri-Medit.
In tutto il terr.: Lig., Pen., Sic, Sard. e Cors.: C, più rara al N; manca nelle Alpi.
Nota - Si fratta di un gruppo polimorfo al quale possono essere riferite numerose agamospecie, individuabili soltanto mediante una difficile ed approfondita analisi d'erbario. Va ricordato in particolare T. minimum (Briganti) Terr., diffuso nella Pen. ed in Sic.