Sp. Leontodon villarsii
Gen. Leontodon
Gp. V
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Rd. robuste; scapo con poche squame soltanto sotto il capolino. Fg. dentato-sinuate a pennatosette, con segm. apicale breve e segm. lat. caratteristicam. appressati a questo; peli sparsi, allungati, un po' ondulati (0.75-1.96 mm) all'apice con 2-4 puntine brevi (0.04-0.08 mm). Squame involucrali a volte glabre, a volte con sparsi peli simili a quelli delle fg. ovv. pubescenti per brevi peli semplici, acheni con piccoli dentelli lungo le nervature; pappo piumoso, bianco-sporco-giallastro.
NW-Medit.
Piem., Lig., Pen.: C; anche sui Colli Eug.
Osserv. - L. rosoni Ten. è fondato su popolazioni scarsam. pelose oppure quasi esclusivam. con peli a 2 raggi: esse sono frequenti in Tosc. (localm. chiamate «Pie' d'uccellino»), ma compaiono sporadicam. anche in altre parti dell'areale, spesso commiste a popolazioni normali, e non possono venire considerate un'entità distìnta.
Villars D. (Villar) (1745-1814), autore di un'importante Flora del Delfinato.
NW-Medit.
Piem., Lig., Pen.: C; anche sui Colli Eug.
Osserv. - L. rosoni Ten. è fondato su popolazioni scarsam. pelose oppure quasi esclusivam. con peli a 2 raggi: esse sono frequenti in Tosc. (localm. chiamate «Pie' d'uccellino»), ma compaiono sporadicam. anche in altre parti dell'areale, spesso commiste a popolazioni normali, e non possono venire considerate un'entità distìnta.
Villars D. (Villar) (1745-1814), autore di un'importante Flora del Delfinato.