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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Gp. Centaurea rupestris

Gp. Centaurea B

Gen. Centaurea

Gp. I

Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Specie perenni con fg. verdi-scabre, le inf. bipennatosette con segni, apicale non maggiore dei lat; squame sui lati con ciglia pettinate ed all'apice con una spinula ± pungente; fi. gialli o giallo-rosei. Alle stirpi presenti da noi si collegano ancora C. macedonica Boiss. della Grecia, C. mannagettae Podp. della Bulgaria e C. kosaninii Hayek dell'Albania; inoltre Gp. Centaurea rupestris (a) si estende su parte della Jugoslavia e nella Pen. Balcanica compaiono le ulteriori sottospecie endemiche C. rup. subsp. finazzeri (Adamovic) Hayek e subsp. athoa (DC.) Gugler. Il centro di differenziazione pare localizzabile nella Balcania sudoccidentale; Sp. Centaurea dichroantha è probabilm. una specie ibridogena derivante dall'incrocio Gp. Centaurea rupestris X Sp. Centaurea scabiosa (c).

In coll. con L. Chiapella Feoli (Trieste).

Rz. mono- o pluricefalo; f. eretti, scabri, indivisi oppure con pochi rami corimbosi, generalm. semplici. Fg. ± rigide, verdi, scabre, le basali e inf. a contorno oblanceolato (3-5 X 10-20 cm), bipen-natopartite, divise in lacinie lineari di 1 X 8-15 mm, falcate, intere o dentate, terminate da una punta callosa o mucrone setaceo. Capolini (i maggiori diam. 3 cm) con involucro piriforme (12-18 X 10 mm); squame giallo-verdastre con appendice bruna, triangolare, decorrente, con ciglia lat. allungate, pettinate ed all'apice un mucrone generalm. spinuloso; fi. gialli, raram. quasi aranciati, 22 mm; achenio 4 mm con pappo biancastro di 1.5-2 mm.

SE-Europ. (Anfiadriatico).

(a) subsp. rupestris - F. scabri, subglabri o glabrescenti, eretti, ± afilli in alto; fg. sup. ridotte a lacinie lineari o ± dentate alla base; capolini lungam. peduncolati; spinula debole di 4-10 mm, raram. più; ciglia 1-2 mm. - Prati aridi: Carso Triest.: C; da qui irradia sulle Prealpi Friulane, Trevig. e Vi-cent.; un areale distinto nella Pen. dalle A. Apuane att'Abr.: R; generalm. al di sotto dei 1000 m. - Illirica.
(b) subsp. ceratophylla (Ten.) Gugler ( = C. ceratophylla Ten.) - F. ragnateloso-tomentosi almeno in alto, ascendenti, fogliosi in alto; fg. cauline pennatosette con segm. larghi fino a 4 mm, interi o con 1-2 lacinie lat., le sup. fino a poca distanza dal capolino che pertanto risulta brevem. peduncolato; spinula robusta 5-20 mm; ciglia 2-4 mm. - Macereti: App. Centr. dalle Marche (Val Nerina) all'Abr. fino alla Morsica: R; generalm. a 500-1600 m. -Endem.

Variab. - La subsp. (a) presenta una certa variab. per quanto riguarda la spinula apicale, ± sviluppata e pungente, talora ridotta ad un mucrone solo, poco più rigido delle ciglia laterali. Una var. hirtella Pospichal con squame inermi e con peli parzialm. ghiandolari non è stata reidentificata, e comunque il locus classicus si trova ora in Jugoslavia. Le piante con pappo lungo quanto l'achenio, descritte come C. adonidifolia Rchb. e ridotte a forme o varietà di, Gp. Centaurea rupestris sono probabilm. risultato di introgressione in popolazioni di Sp. Centaurea dichroantha. Maggiore interesse avrebbero popolazioni a pappo bruno-violaceo lungo quanto l'achenio, osservate sulle Alpi Apuane ed indicate come C. arachnoidea Viv., che andrebbero ulteriorm. studiate. Sugli Appennini esistono inoltre popolazioni con appendice quasi priva di ciglia.

Nota - Mentre questa Flora era in stampa è apparso un lavoro dettagliato su questo gruppo (Feoli Chiapella L., Giorn. Bot. hai. 113: 237-252. 1979), fondato su uno studio biometrico e sierologico delle varie specie. L'Autrice giunge alla conclusione che anche Gp. Centaurea rupestris (b) deve esser considerata specie distinta, benché affine alla genuina C. rupestris, in quanto bene individuata dai caratteri morfologici già indicati nella diagnosi della subsp. (b). Il suo nome è dunque C. ceratophylla Ten.; si tratta di specie endemica nell'Italia Centr., dove si presenta anche la genuina C. rupestris L., sia pure in differenti ambienti ecologici. Infatti C. rupestris è specie dei prati aridi e stazioni steppiche, mentre C. ceratophylla è specie dei macereti calcarei e degli affioramenti gessosi; inoltre la prima si presenta generata, nella fascia del bosco misto caducifoglio, mentre la seconda è per lo più nella fascia della faggeta.
Per quanto riguarda Sp. Centaurea dichroantha, il lavoro di Feoli , Chiapella giunge ad una conclusione piuttosto guardinga sulla possibile origine ibrida di questa specie: infatti essa possiede caratteri sia biometrici che sierologici propri, non sempre intermedi tra i presunti parenti. L'origine ibrida rimane un'ipotesi possibile, solo se è stata seguita da una successiva evoluzione indipendente.
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