Sp. Serratula tinctoria
Gen. Serratula
Gp. I
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
F. eretti, angolosi, ramosi in alto, ispidi, ma successivam. glabrescenti. Fg. variabili, le basali di 2-3(5) X 7-10(15) cm, le cauline progressivam. minori; picciuolo 8-15 cm. Capolini eretti (1-2 cm); involucro obconico, ovv. ± ovoide; squame acute, su 4-7 serie; corolla roseo-vinosa; stilo emergente di 1-2 mm, con stimmi di 0.7 mm; acheni 4-6 mm con pappo di 4-9 mm.
Eurosib.
It. Sett. ed App. Tosco-Emil. e Marchig.: C; nel resto della Pen. e Sic: R.
Variab. - Specie polimorfa. Il tratto caratteristico della pianta è dato dalle fg. che possono essere di 3 tipi fondamentali, grossola-nam. corrispondenti alle 3 stirpi (però non si tratta di correlazione precisa, e del resto sono numerosi gli individui con caratteri intermedi, di valutazione soggettiva).
a) Fg. con lamina intera (raram. 1-3 coppie di segm. basali molto minori dell'apicale) rapidam. decrescenti in lungh. nella parte sup. della pianta.
b) Fg. pennatosette, con 4-6 coppie di segm. basali occupanti ⅓-⅗ della lamina ed un segm. apicale ovato di 4-5 X 8-11 cm; fg. sup. generalm. poco abbreviate e superanti in lungh. l'internodio.
c) Fg. pennatosette con 4-8 coppie di segm. lat. ed 1 segm. apicale, tutti ± eguali tra loro; fg. sup. non molto più brevi delle inf. o addirittura allungate.
La nostra sistemazione è fondata soprattutto sulle caratteristiche dei capolini ed ha soltanto il valore di un tentativo, però non sembra del tutto infondata, in quanto le tre sottospecie e varietà proposte sono caratterizzate sul piano fitogeografico ed (entro certi limiti) anche ecologico. La subsp. (a) è occidentale, la (b) orientale e la (c) occupa le oasi di rifugio al margine della catena alpina. Però dove (a) e (b) vengono in contatto è facile trovare popolazioni di aspetto intermedio, che rendono ardua qualunque classificazione. Anche la nomenclatura delle tre entità è dubbia. Sp. Serratula tinctoria è specie ginodioica, si presenta cioè tanto con soli fi. ♀ che con fi. ermafroditi: è possibile che le differenze nel diam. della fauce corallina siano correlate a questo fenomeno, e che pertanto le tre sottospecie e varietà possano differenziarsi anche sotto questo punto di vista.
Eurosib.
It. Sett. ed App. Tosco-Emil. e Marchig.: C; nel resto della Pen. e Sic: R.
Variab. - Specie polimorfa. Il tratto caratteristico della pianta è dato dalle fg. che possono essere di 3 tipi fondamentali, grossola-nam. corrispondenti alle 3 stirpi (però non si tratta di correlazione precisa, e del resto sono numerosi gli individui con caratteri intermedi, di valutazione soggettiva).
a) Fg. con lamina intera (raram. 1-3 coppie di segm. basali molto minori dell'apicale) rapidam. decrescenti in lungh. nella parte sup. della pianta.
b) Fg. pennatosette, con 4-6 coppie di segm. basali occupanti ⅓-⅗ della lamina ed un segm. apicale ovato di 4-5 X 8-11 cm; fg. sup. generalm. poco abbreviate e superanti in lungh. l'internodio.
c) Fg. pennatosette con 4-8 coppie di segm. lat. ed 1 segm. apicale, tutti ± eguali tra loro; fg. sup. non molto più brevi delle inf. o addirittura allungate.
La nostra sistemazione è fondata soprattutto sulle caratteristiche dei capolini ed ha soltanto il valore di un tentativo, però non sembra del tutto infondata, in quanto le tre sottospecie e varietà proposte sono caratterizzate sul piano fitogeografico ed (entro certi limiti) anche ecologico. La subsp. (a) è occidentale, la (b) orientale e la (c) occupa le oasi di rifugio al margine della catena alpina. Però dove (a) e (b) vengono in contatto è facile trovare popolazioni di aspetto intermedio, che rendono ardua qualunque classificazione. Anche la nomenclatura delle tre entità è dubbia. Sp. Serratula tinctoria è specie ginodioica, si presenta cioè tanto con soli fi. ♀ che con fi. ermafroditi: è possibile che le differenze nel diam. della fauce corallina siano correlate a questo fenomeno, e che pertanto le tre sottospecie e varietà possano differenziarsi anche sotto questo punto di vista.