Sp. Cirsium acaule
Gen. Cirsium
Gp. IV
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
F. nullo (capolino inserito direttam. al centro della rosetta) o raram. di 1-5 (-30) cm. Fg. pennatopartite (2-4 X 8-15 cm) incise fino a ⅘ della lamina, con spine robuste di 2-3 mm. Capolino unico; involucro ovoide (diam. 2 cm); squame inf. 2-3.5 X 6-8 mm, le sup. lunghe fino a 20 mm, verdi all'apice; corolla rosso-vinosa 25-28 mm (13-14; 7; 7); pappo 20-25 mm.
Europ.-W-Asiat. (Sub-atl.).
Alpi ed App. Sett. fino al Bologn., Mugello, Cisa e A. Apuane: C; monti del Lazio edAbr.: R.
Confus. - Con Sp. Carlina acaulis.
Nota - Benché le due specie possano esser osservate anche assieme, la loro ecologia è tuttavia ben diversa. Sp. Cirsium acaule è specie relativamente poco diffusa, localizzata nei pascoli magri, soprattutto su terreni acidi (spesso nei nardeti, più raram. mesobrometi); Sp. Carlina acaulis ha invece maggiore amplitudine ecologica e compare frequentemente sia su calcare (brometi d'ogni tipo, seslerieti), sia ai margini dei boschi in ambienti di mezzo sole.
Europ.-W-Asiat. (Sub-atl.).
Alpi ed App. Sett. fino al Bologn., Mugello, Cisa e A. Apuane: C; monti del Lazio edAbr.: R.
Confus. - Con Sp. Carlina acaulis.
Nota - Benché le due specie possano esser osservate anche assieme, la loro ecologia è tuttavia ben diversa. Sp. Cirsium acaule è specie relativamente poco diffusa, localizzata nei pascoli magri, soprattutto su terreni acidi (spesso nei nardeti, più raram. mesobrometi); Sp. Carlina acaulis ha invece maggiore amplitudine ecologica e compare frequentemente sia su calcare (brometi d'ogni tipo, seslerieti), sia ai margini dei boschi in ambienti di mezzo sole.