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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Sp. Carduus affinis

Gen. Carduus

Gp. IV

Fam. Compositeae

Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
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Simile a Sp. Carduus collinus, ma perenne; f. fogliosi ed alati fino sotto ai capolini; ali lunghe fino a 15 mm con spine robuste di 3-4 mm; fg. più divise ed increspate; squame circa della stessa lunghezza.

Endem.
App. Abr.: C; da qui irradia sui Sibillini, in Camp. (M. Vergine, Alburno, Cervati), Basil., Pollino e Cal. al M. Ciagola e M. Mula.

Variab. - Le fg. sono tomentose in misura variabile, i capolini isolati o ± agglomerati a 2-parecchi: su questi caratteri Fiori ha fondato la var. vulturius Fiori e var. pollinensis Fiori che, come già osservato da parecchi dei nostri fioristi (Zodda, Anzalone e Bazzichelli, Lacaita) sembrano meri stati individuali. Anche la subsp. (b) è problematica; raccolta un'unica volta nel 1877 e di località incerta, comunque in zona nella quale la subsp. (a) è abbondante, essa forse rappresenta solo un tipo estremo.

Huter (Herbarstudien) la indica «... am Monte Mula (Mte. Pellegrino) etc.», che noi interpretiamo M. Mula e Cozzo Pellegrino: le due cime distano infatti fra loro solo 5 km; un vero e proprio «Mte. Pellegrino» esiste in Calabria assai più a S, in territorio di Amantea, però in questo caso non si capirebbe il riferimento al M. Mula. Kazmi (cit.) nella cartina 44 a pag. 529 indica la subsp. (b) solo con un simbolo disegnato in zona riferibile circa nel territorio di Longobucco, il che pare poco credibile, perché qui non vi sono toponimi corrispondenti al M. Mula né al M. Pellegrino.
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