Sp. Senecio balbisianus
Gp. Senecio gaudinii
Gen. Senecio
Gp. I
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Fam. Compositeae
Generalm. subglabra con sparsi peli tipo A; fg. radicali ± erette con lamina > picciuolo, bruscam. ristretta alla base, grossam. dentata; peduncoli subglabri; squame 13, verdi; fi. gialli; acheni glabri, ovv. gli estremi con pochi peli sparsi.
Sub-endem.
Alpi Piem. e Lig, dal Monviso alle A. Mariti, ed alta V. Panaro: R. Anche sulle Alpi Francesi confinanti.
Variab. - Popolazioni di taglia ridotta (30 cm), con pelosità più densa, del Pizzo d'Ormea formano la var. grovesii Cuf.
Nota - Questo interessante endemismo delle Alpi Maritt. (che penetra sul versante merid. delle Alpi Cozie tra Crissolo ed il Col de Porte e sul Monviso) è noto per numerose località, però non può dirsi veramente frequente; vive nelle stazioni umide, prati torbosi e sul bordo dei corsi d'acqua.
Balbis G. B. (1765-1831), piemontese, autore di una flora torinese, di una di Lione ed, assieme al Nocca, di una di Pavia.
Sub-endem.
Alpi Piem. e Lig, dal Monviso alle A. Mariti, ed alta V. Panaro: R. Anche sulle Alpi Francesi confinanti.
Variab. - Popolazioni di taglia ridotta (30 cm), con pelosità più densa, del Pizzo d'Ormea formano la var. grovesii Cuf.
Nota - Questo interessante endemismo delle Alpi Maritt. (che penetra sul versante merid. delle Alpi Cozie tra Crissolo ed il Col de Porte e sul Monviso) è noto per numerose località, però non può dirsi veramente frequente; vive nelle stazioni umide, prati torbosi e sul bordo dei corsi d'acqua.
Balbis G. B. (1765-1831), piemontese, autore di una flora torinese, di una di Lione ed, assieme al Nocca, di una di Pavia.