Sp. Artemisia vulgaris
Gp. I
Fam. Compositeae
Div. gamopetale
Cla. Dicotiledoni
Pianta con odore debole di vermuth (!). F. eretto, striato, ramosissimo; senza stoloni. Fg. pennatosette, subglabre e scure di sopra, bianco-tomentose di sotto, le inf. (8-10 X 9-12 cm) con 2-4 lacinie dentate per lato, semiabbraccianti, con lamina larga 4-6 mm nella porzione apicale, ridotte al solo rachide nella porzione basale; fg. sup. ridotte e ± lineari. Capolini subsessili, ovoidi (1-1.5 X 3 mm) in ampia pannocchia piramidale fogliosa; squame grigio-tomentose; fi. bruni, 2-3 mm.
Circumbor.
In tutto il terr.; Pad.: CC; resto dell'It. Seti e Centr.: C; altrove R. - Bibl. : Martinoli G. e Ogliotti P., Giorn. Bot. hai 104: 373-387 (1970).
Nota - Popolazioni di statura ridotta (5-7 dm), più densam. tomentose, con f. in alto bianco-lanosi sulle coste e fg. di sotto candide, sopra grigio-verdi (tomento feltroso compatto), nel fresco con gradevole profumo aromatico d'assenzio si ritrovarlo sporadicam. assieme ad individui normali di Sp. Artemisia vulgaris e Sp. Artemisia absinthium; sono stati descritti come var. vestita Briigger, ma probabilm. rappresentano l'ibrido fra le due. Benché le due sp. abbiano areali largam. sovrapponentisi, questi ibridi stranamente sono noti solo dalle valli aride centroalpine (Vallese, Engadina e da noi in V. Venosta pr. Schlanders/Silandro).
Circumbor.
In tutto il terr.; Pad.: CC; resto dell'It. Seti e Centr.: C; altrove R. - Bibl. : Martinoli G. e Ogliotti P., Giorn. Bot. hai 104: 373-387 (1970).
Nota - Popolazioni di statura ridotta (5-7 dm), più densam. tomentose, con f. in alto bianco-lanosi sulle coste e fg. di sotto candide, sopra grigio-verdi (tomento feltroso compatto), nel fresco con gradevole profumo aromatico d'assenzio si ritrovarlo sporadicam. assieme ad individui normali di Sp. Artemisia vulgaris e Sp. Artemisia absinthium; sono stati descritti come var. vestita Briigger, ma probabilm. rappresentano l'ibrido fra le due. Benché le due sp. abbiano areali largam. sovrapponentisi, questi ibridi stranamente sono noti solo dalle valli aride centroalpine (Vallese, Engadina e da noi in V. Venosta pr. Schlanders/Silandro).