Sp. Molinia arundinacea
Gen. Molinia
Fam. Graminaceae
Cla. Monocotiledoni
Simile a Sp. Molinia caerulea, ma maggiore in ogni parte: f. più elevati, fg. larghe fino a 12 mm, lemmi maggiori, pannocchia piramidale lunga fino a 50 cm, con rami eretto-patenti; sp.tte spesso decolorate; palea diritta.
Europeo-Caucas.
It. Sett. e Tosc, sulle A. Apuane: R.
Nota - Sia Sp. Molinia caerulea che Sp. Molinia arundinacea sono notevolm. polimorfe e vanno probabilm. disgregate in una serie di subsp. occupanti ambienti ecologici diversi; anche i limiti tra le due specie non sono chiari e la seconda è stata per lo più considerata var. della prima il che oggi non si può più sostenere, essendo Sp. Molinia caerulea tetraploide (2n = 36) e Sp. Molinia arundinacea decaploide (2n = 90). Sul versante merid. delle Alpi Or. le popolazioni a culmi relativam. bassi (6-8 dm), che sembrano corrispondere a Sp. Molinia caerulea, hanno lemmi di 4-5 mm: esse sono frequenti nei prati umidi (Molinion), nei boschi acidofili a Quercus petraea e talora penetrano nel Mesobromion. Popolazioni più elevate (10-15 dm), presentano (contro ogni aspettativa) lemmi di 3.2-3.5 mm, quindi minori che nella precedente: esse sono diffuse principalmente nei prati aridi (Mesobromion). Questa variab. attende dunque un'analisi soddisfacente. - Bibl: Paul H., Ber. Bayer. . Bot. Ges. 22: 15-22 (1937); Guinochet M. et Lemèe G., Rev. Gén. Bot. 57: 565-593 (1950); Jirasek V., Preslia 38: 23-35 (1966); Frey L„ Fragni. Fiorisi. Geobot. 21: 21-50 (1975).
Europeo-Caucas.
It. Sett. e Tosc, sulle A. Apuane: R.
Nota - Sia Sp. Molinia caerulea che Sp. Molinia arundinacea sono notevolm. polimorfe e vanno probabilm. disgregate in una serie di subsp. occupanti ambienti ecologici diversi; anche i limiti tra le due specie non sono chiari e la seconda è stata per lo più considerata var. della prima il che oggi non si può più sostenere, essendo Sp. Molinia caerulea tetraploide (2n = 36) e Sp. Molinia arundinacea decaploide (2n = 90). Sul versante merid. delle Alpi Or. le popolazioni a culmi relativam. bassi (6-8 dm), che sembrano corrispondere a Sp. Molinia caerulea, hanno lemmi di 4-5 mm: esse sono frequenti nei prati umidi (Molinion), nei boschi acidofili a Quercus petraea e talora penetrano nel Mesobromion. Popolazioni più elevate (10-15 dm), presentano (contro ogni aspettativa) lemmi di 3.2-3.5 mm, quindi minori che nella precedente: esse sono diffuse principalmente nei prati aridi (Mesobromion). Questa variab. attende dunque un'analisi soddisfacente. - Bibl: Paul H., Ber. Bayer. . Bot. Ges. 22: 15-22 (1937); Guinochet M. et Lemèe G., Rev. Gén. Bot. 57: 565-593 (1950); Jirasek V., Preslia 38: 23-35 (1966); Frey L„ Fragni. Fiorisi. Geobot. 21: 21-50 (1975).