Sp. Agrostis schleicheri
Gen. Agrostis
Fam. Graminaceae
Cla. Monocotiledoni
Simile a Sp. Agrostis alpina, ma maggiore: pannocchia allungata (5-10 cm), contratta anche all'antesi, con rami eretti; sp.tte verde-giallastre o -bluastre.
Orof. SW-Europ.
V. Fassa, Poschiavo, C. Tic: RR o poco osservata e da ricercare nelle Alpi Occ.
Schleicher J. C. (1768-1834), botanico germanico, Visse a Bex (Svizzera).
Nota - A. setacea Curtis è simile come aspetto a Sp. Agrostis alpina e Sp. Agrostis schleicheri, ma si distingue soprattutto per la base formante un cespuglio densissimo simile a quello di Nardus stricta L., inoltre per le fg scabre soprattutto sulla guaina, i f. elevati (3-6 dm) ed il lemma provvisto alla base di un anello di peli brevi. Vive a basso livello, su terreni acidi, per es. nelle sugherete, nelle brughiere e lande, ed è diffusa nell'area atlantica dal Marocco alla Spagna, Francia ed Inghilterra Merid. È stata segnalata sul M. Amiata dal Savi, ma non ritrovata da alcuno dopo di lui. Si può aggiungere, che al Savi risalgono parecchie indicazioni di specie della Toscana merid., che in seguito non hanno potuto essere verificate, ma non sarebbero del tutto incredibili sul piano ecologico e corologico: non risulta dunque chiaro, se si tratti di notizie erronee oppure della fortunata scoperta di piante rare, oggi forse scomparse (cfr. 2637, 5126).
Orof. SW-Europ.
V. Fassa, Poschiavo, C. Tic: RR o poco osservata e da ricercare nelle Alpi Occ.
Schleicher J. C. (1768-1834), botanico germanico, Visse a Bex (Svizzera).
Nota - A. setacea Curtis è simile come aspetto a Sp. Agrostis alpina e Sp. Agrostis schleicheri, ma si distingue soprattutto per la base formante un cespuglio densissimo simile a quello di Nardus stricta L., inoltre per le fg scabre soprattutto sulla guaina, i f. elevati (3-6 dm) ed il lemma provvisto alla base di un anello di peli brevi. Vive a basso livello, su terreni acidi, per es. nelle sugherete, nelle brughiere e lande, ed è diffusa nell'area atlantica dal Marocco alla Spagna, Francia ed Inghilterra Merid. È stata segnalata sul M. Amiata dal Savi, ma non ritrovata da alcuno dopo di lui. Si può aggiungere, che al Savi risalgono parecchie indicazioni di specie della Toscana merid., che in seguito non hanno potuto essere verificate, ma non sarebbero del tutto incredibili sul piano ecologico e corologico: non risulta dunque chiaro, se si tratti di notizie erronee oppure della fortunata scoperta di piante rare, oggi forse scomparse (cfr. 2637, 5126).