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Taxa più rappresentati: Graminaceae Trifolium Euphorbia Silene

Fam. Graminaceae

Cla. Monocotiledoni

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Fi. ermafr. o unisessuali, zigomorfi, 3ciclici (raram. 4ciclici), derivanti da un tipo 4mero; perianzio ridotto a 1-2 squame poco osservabili (lodicule), interpretate come relitto di un verticillo di 3 sepali; petali assenti; stami 3, in poche specie 3 + 3 ovv. più, talora ridotti a 2-1 ; un carpello formante un ov. uniloculare; stili 2, poco sviluppati o subnulli; stimmi 2 (1-3), piumosi; spighette riunite in spighe, pannocchie o capolini; cariosside. Erbe con fusto cavo, diviso in nodi ed internodi (culmo), talora legnoso e persistente (Bambù, da noi solo introdotti); fg. distiche; anemogamia.
La determinazione delle specie di questa famiglia (una delle più ricche della nostra flora) va eseguita essenzialmente in base alla morfologia fiorale, che nelle Graminacee è estremamente differenziata e tale da meritare una particolare nomenclatura; è pertanto necessario studiare bene su una specie conosciuta il significato preciso dei termini che verranno più sotto definiti. Quando si sia in grado d'interpretare correttamente la struttura del tipicissimo fiore di queste piante, la determinazione non è tanto difficile quanto potrebbe sembrare ad un principiante, a meno che non ci si voglia addentrare nei gruppi più complicati (Festuca, Poa, Avenochloa etc.): una flora tascabile ed una lente sono largamente sufficienti per determinare una pianta fiorita, persino in campagna al momento dell'erborizzazione. Il fiore delle Graminaceae è organizzato in piccole infiorescenze, uni- o plurifiore, dette spighette (abbrev. sp.tte); ciascuna sp.tta è formata da un asse o rachide, sul quale sono inserite due brattee sterili (glume), che contengono i fiori veri e propri, a loro volta racchiusi entro due brattee fertili denominate rispettivam. lemma e palea.
Le glume sono due, generalm. opposte o quasi, ed una di esse (gluma inf.) abbraccia almeno alla base l'altra (gluma sup.); esse sono generalm. foggiate a carena di nave e normalm. verdi o screziate di violetto; la loro lunghezza varia da pochi mm a qualche cm; eccezionalm. una delle glume può mancare. Il lemma è una brattea in generale abbastanza simile alle glume, e di dimensioni non molto differenti, all'ascella della quale si diparte un asse fiorale, che porta successivam. una seconda brattea fertile, detta palea (= glumetta superiore, paglietta sup.), il perianzio, poco osservabile, costituito da 2 (raram. 3) piccole squame scariose dette lodicule2, l'androceo (con normalm. 3 stami), ed infine il gineceo (1 carpello e generalm. 2 stimmi). Glume e lemma possono portare una resta (o arista), nel qual caso si dicono aristati; la resta può essere basale, dorsale o apicale, a seconda si diparta dalla base, dal dorso o dall'apice della gluma o del lemma corrispondenti; talora può essere attorcigliata su se stessa (contorta) o piegata ad angolo ottuso (ginocchiata). Se la resta è apicale e molto breve, così da ridursi ad una punta di 1 mm circa, essa viene detta mucrone.
Le fg. delle Graminaceae sono parimenti caratteristiche: lineari e parallelinervie, esse possiedono una parte inferiore (guaina), avvolta attorno al culmo, ed una parte superiore (lamina), libera; tra le due si presenta generalm. un'appendice membranosa detta ligula, che può essere più o meno lunga, intera, sfrangiata o addirittura sostituita da peli; non di rado la ligula è nulla o quasi.
I generi esistenti in Italia sono circa 120 (alcuni dei quali non indigeni); la chiave analitica che segue ha carattere del tutto artificiale e, per la complessità dell'argomento, non può seguire le affinità naturali tra i vari generi. Non è stato nemmeno possibile dare una definizione univoca dei singoli generi, perché questo avrebbe allungato eccessivamente il testo: i caratteri salienti di ciascun genere (soprattutto la struttura della sp.tta) vengono indicati nella descrizione della prima specie di questo ed, in mancanza di indicazioni diverse, devono ritenersi applicabili a tutte le specie dello stesso genere.
I particolari che illustrano la chiave analitica della famiglia sono in gran parte desunti da Reichenbach, Icones FI Germ. et Helv. voi. 1° (Agrostographia germanica).

1 Questo termine sembra preferibile all'antiquato «glumetta inferiore» o «paglietta inf.», ed anche più preciso, perché spesso la «glumetta» risulta più grande della «gluma» (e l'uso del diminutivo rappresenta un assurdo); nell'originale greco antico lemma è di genere neutro e in italiano va quindi volto al maschile (come clima o delta).

2 Per la difficile osservabilità, solo eccezionalm. le lodicule sono utilizzate per la determinazione.
CHIAVE GENERALE
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